Un problema che affligge, da diverse generazioni, educatori e genitori: come far appassionare i ragazzi alla lettura? I dati non sono sempre incoraggianti: i lettori sono sì in crescita in Italia (dati Istat 2019), ma rimaniamo comunque in fondo alla classifica europea.
“Colpa degli smartphone”, dicono alcuni. “Colpa della mancanza di cultura”, dicono altri. Ma siamo sicuri che sia così impossibile far avvicinare gli studenti, a partire dai primi anni di scuola, ai libri e alla lettura per passione? Tre sono, secondo noi, le parole chiave da tenere a mente: esempio, costanza e passione.
Non si tratta certo di un processo immediato, e l’ambiente familiare contribuisce non poco a formare giovani lettori, ma è indubbiamente il campo dell’istruzione a giocare un ruolo chiave in questa trasformazione. Proviamo a ipotizzare insieme una serie di strategie e di trucchi da applicare nelle aule scolastiche, con la speranza sempre viva che educatori e insegnanti siano sostenuti anche da Istituzioni e famiglie in questo importantissimo percorso.
CRESCERE LETTORI INDIPENDENTI
Per fare della lettura uno strumento efficace da utilizzare nella vita, non basta essere semplici lettori: è necessario essere lettori indipendenti.
Lettore indipendente: cosa significa?
Cosa vuol dire essere lettori indipendenti? Un lettore indipendente è un lettore con un vocabolario adeguato, in grado di riconoscere e padroneggiare diversi registri linguisitici (rivolgersi a un professore non è come parlare a un compagno di banco!), con uno spiccato senso critico (in grado, quindi, di documentarsi e formulare un’opinione articolata) e una propensione al confronto empatico. Come infatti sottolineato anche dal presidente dell’AIE Ricardo Franco Levi, la lettura-comprensione è oggi essenziale in ogni ambito.
Non si diventa lettori indipendenti in un giorno, o leggendo due libri: si tratta di un atteggiamento nei confronti dell’informazione che si forma negli anni, ma che va coltivato da piccoli: prima si inizia a costruire il proprio bagaglio culturale, prima si arriverà a padroneggiare e gestire meglio il flusso di informazioni che ci investe quotidianamente e, più che mai ora, questa attitudine diventa necessaria.
Come crescere lettori indipendenti
È questo l’obiettivo che ci si dovrebbe porre quando si parla di lettura a scuola: non solo “dare dei libri da leggere”, ma crescere lettori indipendenti. Come fare? Iniziando dall’ambiente: circondarsi di libri aiuta a familiarizzare con uno strumento che si dà sempre troppo per scontato. E allora via libera a scaffali, a piccole biblioteche di classe, da sfruttare in brevi intervalli di tempo quotidiani: anche solo 10/15 minuti al giorno, nel momento più opportuno, in cui abituarsi gradualmente alla concentrazione necessaria alla lettura.
E cosa far leggere ai ragazzi? È opportuno selezionare testi adatti all’età degli studenti, per stimolare maggiormente la curiosità e proporre letture che siano anche formative, ma l’importante è non aver paura di osare: come suggerito in un interessante articolo de Il Libraio, uscire dagli schemi e proporre storie forti, legate a tematiche di attualità a volte scomode, sprona i ragazzi a elaborare opinioni e ad avvicinarsi al mondo della lettura, che non è più solo un freddo elenco di titoli da leggere “per compito”, ma diventa un serbatoio di esperienze utili e da condividere.
IL DIGITALE: UN BUON ALLEATO
Spesso accusato di aver causato la “morte della carta stampata”, il digitale rappresenta invece un ottimo alleato nella rieducazione alla lettura: è amato dagli studenti, che lo utilizzano quotidianamente per navigare, accedere ad applicazioni e condividere sui social network.
Nulla togliendo alla carta e all’importante funzione svolta dalla scrittura a mano (soprattutto nel memorizzare i concetti), il ruolo centrale occupato da supporti digitali nella giornata di ogni ragazzo può essere sfruttato: iniziare con la lettura di articoli sul web, o partendo dalla lettura di un ebook (un libro a tutti gli effetti, ma non su carta!) può far nascere il desiderio di continuare a leggere, senza per questo dover rinunciare al proprio smartphone!
Anche i social network diventano preziosi per il nostro scopo: “educare alla lettura” significa supportare il social reading, cioè la condivisione di recensioni e consigli attraverso hashtag e post, ampliando così anche la propria rete di conoscenze. Se lo scopo è quello di far entrare i libri nella vita dei ragazzi, sarà necessario fare entrare la lettura nei canali e negli strumenti utilizzati dai ragazzi: l’educazione alla lettura passa infatti anche per la ri-educazione all’utilizzo dei principali canali di comunicazione.
SPUNTI PRATICI PER PROMUOVERE LA LETTURA A SCUOLA
Cosa si può quindi fare, in pratica, per promuovere la lettura a scuola? Prendendo spunto dai consigli di Libreriamo, vi proponiamo dei consigli pratici per crescere lettori indipendenti e appassionati.
L’ambiente è importante
Per favorire la concentrazione, è importante creare un ambiente consono: favorire la calma e la tranquillità aiuta a non distrarsi, mentre arricchire lo spazio con opere d’arte (quadri, locandine di film tratti da libri, frasi e aforismi interessanti) aiuta a entrare nell’ottica della lettura. E perché non proporre proprio agli studenti di realizzare un dipinto o un disegno ispirandosi al testo scelto?
Biblioteca di classe: tutto a portata di mano
Lo abbiamo già detto: circondarsi di libri aiuta a familiarizzare con questi preziosi strumenti. Avere a portata di mano, in classe, tutti i testi che servono, aiuta inoltre ad abituare i ragazzi a utilizzare i libri per trovare risposte a domande e ricerche: non solo romanzi quindi, ma anche dizionari, enciclopedie e testi dei generi più diversi!
Intervallo di lettura durante la lezione (magari ad alta voce)
La costanza è importante: l’esercizio della lettura potrebbe diventare un appuntamento fisso della lezione, con intervalli di 15/20 minuti a lezione in cui anche l’insegnante può leggere. Altro aspetto fondamentale è la lettura a voce alta: è più coinvolgente e appassionante della lettura solitaria, e può essere un buon modo di iniziare a far appassionare i ragazzi.
Ospiti e autori: gli incontri che aiutano a leggere
Il mondo della lettura non è fatto di soli libri: dietro alla storia esistono autori, curatori, case editrici… I ragazzi spesso ignorano il processo creativo che sta alla base del libro: potrebbe essere interessante organizzare a scuola incontri con autori o personalità legate al mondo dell’editoria, per capire meglio “come funziona” e, perché no, scoprire nuove propensioni dei propri alunni!
Leggere quello che leggono i ragazzi
Ultimo, ma di certo non meno importante: per promuovere adeguatamente la lettura a scuola è necessario leggere ciò che leggono i ragazzi. Ciò aiuta a comprendere meglio la visione che i ragazzi hanno, e a quali stimoli sono esposti attraverso la lettura. Chiedere agli studenti cosa leggono durante il tempo libero è utile e propedeutico alla realizzazione di programmi di lettura realmente formativi: mettersi in ascolto dei loro racconti senza avere un atteggiamento giudicante aiuta a capire realmente come accompagnare questi ragazzi nella scoperta del fantastico mondo della lettura.
E tu, hai mai provato a promuovere la lettura nella tua scuola?
#conBignamièpiùfacile