“I Ritratti” Bignami ti aiutano a ripassare velocemente le informazioni essenziali sugli autori più significativi del mondo della cultura: oggi ci dedichiamo allo studio di Alessandro Manzoni, autore de I Promessi Sposi e punto di riferimento per lo studio della lingua italiana dell’Ottocento.
Chi era Alessandro Manzoni? Quali furono le sue opere più famose? Ripassiamolo insieme.
Nome completo: Alessandro Francesco Tommaso Antonio Manzoni
Nascita: 7 marzo 1785
Morte: 22 maggio 1873
LA VITA
- Nasce a Milano (1785), da Giulia Beccaria (figlia di Cesare Beccaria) e Pietro Manzoni. La madre si separa dal padre e si trasferisce con il nuovo compagno, Carlo Imbonati, a Parigi (1792). In questi primi anni della separazione Alessandro rimane a Milano con il padre.
- Nel 1805 Alessandro Manzoni si trasferisce dalla madre a Parigi, in seguito alla morte di Carlo Imbonati (al quale dedica il carme In morte di Carlo Imbonati, 1806), e vi rimane fino al 1810.
- Nel 1808, durante un breve soggiorno a Milano, conosce Enrichetta Blondel: i due si sposano con rito calvinista.
- Nel 1810 ritorna a Milano: è l’anno della pubblica conversione al cattolicesimo (seguendo l’esempio della moglie). Viene ricelebrato il matrimonio con rito cattolico. La conversione segna anche l’opera del Manzoni, il quale termina nel 1819 il trattato Osservazioni sulla morale cattolica.
- Nel 1820 compone la prima tragedia, Il Conte di Carmagnola.
- Nel 1821 compone le due odi Marzo 1821 (pubblicata nel 1848) e Il cinque maggio.
- Nel 1822 pubblica la seconda tragedia, l’Adelchi, e l’inno sacro Pentecoste.
- Nel 1825 inizia la stampa dei Promessi Sposi, che si prolunga fino al 1827 (la “ventisettana“).
- Nel 1833 muore la prima moglie Enrichetta Blondel: Manzoni si risposa nel 1837 con Teresa Borri Stampa (la quale scomparirà nel 1861).
- Tra il 1840 e il 1842 viene pubblicata la nuova e definitiva edizione dei Promessi Sposi (la “quarantana“), con aggiunta dell’appendice Storia della colonna infame.
- Nel 1860 viene nominato senatore del Regno e l’anno seguente partecipa alla prima seduta del Parlamento italiano a Torino.
- Nel 1868 scrive e pubblica la relazione Dell’unità della lingua e dei mezzi per diffonderla.
- Nel 1873 muore a Milano, viene sepolto nel Cimitero Monumentale. Verdi gli dedica una Messa da Requiem.
LE OPERE PRINCIPALI
Marzo 1821 (1821)
Ode composta in occasione dei moti piemontesi del 1821, fu pubblicata soltanto nel 1848 (durante le Cinque Giornate di Milano). L’ode è l’espressione più chiara del patriottismo manzoniano, patriottismo che si concilia con i principi della dottrina cristiana. Si giustifica la lotta dei popoli per la libertà: Dio aiuterà gli italiani perché la loro causa è giusta.
Il cinque maggio (1821)
Ode composta in “tre giorni di convulsione”, dal 17 al 19 maggio 1821, quando arriva a Milano la notizia della morte di Napoleone Bonaparte (Sant’Elena, 5 maggio). Si tratta di una grandiosa rievocazione della tragedia di Napoleone, vista alla luce della provvidenza cristiana. I motivi fondamentali dell’ode sono la nullità della gloria terrena (che in cielo non è altro che “silenzio e tenebre”), la possibilità di acquisire nuova grandezza attraverso la sofferenza e la riflessione sulla vita e sull’uomo in generale (sempre in ottica cristiana).
Il Conte di Carmagnola (1820)
Tragedia in cinque atti, composta tra il 1816 e il 1820, dedicata all’amico Fauriel. Si basa su fatti storici realmente accaduti: il protagonista è Francesco Bussone, condottiero del XV secolo, che lavorò prima per i Visconti di Milano, poi per la Repubblica di Venezia, per la quale combattè nel 1427 contro i milanesi. Fu condannato a morte per sospetto tradimento: nell’opera Manzoni lo ritiene innocente, la critica odierna tende a confutare questa tesi. La tragedia ruota intorno all’opposizione tra la sincerità e la bontà d’animo del protagonista e la spietata legge dello Stato (e dei suoi rappresentanti). Nella tragedia si ritrova anche il tema dell’accettazione religiosa della morte da parte del Carmagnola. L’opera non è solo poetica: il Coro alla fine del II atto esprime la condanna dell’autore nei confronti delle lotte fratricide (con riferimento al Risorgimento italiano) e il ripudio di ogni forma di guerra.
Adelchi (1822)
Tragedia in cinque atti, composta tra il 1820 e il 1822, dedicata alla moglie Enrichetta. L’opera fa riferimento alla guerra (storicamente avvenuta) tra Franchi e Longobardi. Le vicende narrate vanno dal 772 (ripudio di Ermengarda, figlia del re longobardo Desiderio e data in sposa a Carlo, figlio di Pipino) al 774 (anno della vittoria dei Franchi sui Longobardi). Nella tragedia, gli elementi storici si uniscono a quelli di fantasia, chiamati dall’autore “la parte morale“. Gli argomenti significativi di questa tragedia sono l’ampia riflessione sulla vicenda umana vista come susseguirsi di ingiustizie e tradimenti (un dramma che colpisce sia i singoli individi sia i popoli interi) e il contrasto tra il desiderio di pace degli uomini giusti e la ferocia che domina il mondo: unica consolazione è la Provvidenza, che redime e santifica attraverso il dolore. I personaggi sono nettamente divisi in oppressori (Desiderio, Carlo, Svarto e i duchi longobardi) e oppressi (i veri protagonisti dell’opera: Adelchi, Ermengarda, Anfrido e Martino).
I Promessi Sposi (1840-1842)
Romanzo storico ambientato nella Lombardia sottoposta al governo spagnolo, tra il 1628 e il 1630. La prima versione del romanzo è del 1823, con titolo Fermo e Lucia; la seconda versione del romanzo è del 1827 (“ventisettana“), quella definitiva è del 1840 (“quarantana“, con una profonda revisione linguistica rispetto alle due edizioni precedenti). Narra della storia di due giovani innamorati, Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, che cercano di sposarsi nonostante i tentativi di impedimento dello spietato don Rodrigo, nobile del luogo: le vicende dei due protagonisti si svolgono in uno scenario reale (il lago di Como, Lecco, Milano, Gorgonzola, l’Adda, Monza) e si collocano nelle vicende sociali della Lombardia del Seicento (storica sollevazione di Milano, assedio di Mantova, peste del 1630,…). Il romanzo ha un duplice intento: sottolineare l’importanza della Provvidenza (intento morale e religioso) e accusare le dominazioni straniere in Italia, spronando gli animi alla resurrezione di un istinto patriottico (intento politico).
LA POETICA
- Manzoni è il rappresentante più significativo del Romanticismo italiano. Le opere manzoniane concepiscono l’arte come rappresentazione del vero (in contrapposizione all’indirizzo romantico prediletto da Foscolo e Leopardi, che mette al centro la poetica del sentimento, dell’evasione dalla realtà): l’arte per Manzoni deve portare a riflettere sulla propria natura e sul proprio destino.
- La tragedia deve avere uno scopo educativo, deve quindi narrare fatti realmente accaduti, in modo che lo spettatore possa trarne degli insegnamenti.
La poesia, invece, deve essere interpretazione di quello che gli uomini hanno pensato e udito, delle loro sventure e dei loro successi (in contrapposizione alla storia, che è racconto obiettivo di “quello che gli uomini hanno fatto”). - Come appare evidente nei Promessi Sposi, ma come anche evidenziato in altre opere, la Provvidenza è il centro della vita dell’essere umano: per Manzoni la virtù cristiana per eccellenza è la rassegnazione, vista come positivo affidamento alla Provvidenza divina, appunto, che determinerà l’esito migliore delle vicende di ciascuno.
CURIOSITÀ
La casa
La casa dove Manzoni visse dal 1813 si trova tutt’ora in via Morone 1 a Milano, ed è visitabile: al suo interno, oltre a mostre rappresentanti il percorso artistico dell’autore milanese e opere d’arte legate al mondo manzoniano, è possibile vedere ancora arredato lo studio e l’immensa biblioteca, che vanta circa 38.000 volumi. La casa è oggi sede del Centro Nazionale di Studi Manzoniani.
Un’altra residenza significativa nella vita di Alessandro Manzoni è Villa Manzoni di Brusuglio (Cormano, MI) ereditata da Giulia Beccaria alla morte del compagno Carlo Imbonati: oggi la villa, opportunamente restaurata, è sede di eventi privati e ricevimenti.
Progetto Manzoni Online
Il 1 aprile 2019 alla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano è stato presentato il progetto Manzoni Online, un portale web da cui sarà possibile accedere alle informazioni e ai dati essenziali relativi alle opere di Alessandro Manzoni. Il progetto, frutto della collaborazione tra la Biblioteca Braidense e diverse Università degli Studi, riunisce in un unico spazio virtuale migliaia di carte, volumi e opere manzoniani, editi e inediti, a disposizione di studiosi e appassionati. Come indicato da Mauro Giacomo Novelli (Università degli Studi di Milano), il portale “si propone come primo modello per la valorizzazione di altri patrimoni documentari di autori nazionali e internazionali, per i quali manca qualsiasi protocollo condiviso”.
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