Il web è un grande contenitore di informazioni di ogni genere, utilissimo anche per formarsi e imparare concetti e procedimenti. Ma non è tutto oro quel che luccica: il rischio di imbattersi in nozioni errate o siti poco affidabili è altissimo, ma bastano pochi accorgimenti per allenarsi a riconoscere le fonti affidabili.
Perché è importante riconoscere le fonti? Come si può fare per non cadere nel tranello delle fake news? Vediamolo insieme.
PERCHÉ È IMPORTANTE RICONOSCERE LE FONTI?
Imparare a distinguere tra fonti affidabili e non è molto importante per utilizzare il web, difendersi dalle fake news e informarsi correttamente. Non solo: riconoscere le fonti permette anche di divulgare notizie esatte, stare correttamente sui social e sapere dove cercare le informazioni (competenza fondamentale in tutti gli ambiti, sia per fare ricerche sia nel campo del lavoro, o più semplicemente per piacere personale).
FONTI AFFIDABILI: LE CARATTERISTICHE
Valutare l’affidabilità di una fonte può sembrare una perdita di tempo, ma è un processo fondamentale che andrebbe sempre applicato quando si naviga sul web: all’inizio ti sembrerà noioso, ma con il tempo e la costanza verrà quasi in automatico, e ti abituerai a riconoscere a colpo d’occhio quali fonti sono valide.
Leggere con attenzione il nome del sito da cui proviene l’informazione è un primo passo per iniziare una selezione (attenzione ad errori di battitura o somiglianze sospette con nomi di siti più celebri). Fai una veloce ricerca incrociata:
- digita il nome del sito su Google;
- controlla in che posizione appare nella ricerca e quanti risultati ottieni;
- verifica eventuali account social collegati (spunta di riconoscimento, numero di follower, rimandi al sito o ad altri canali, tag di altri utenti, ecc.);
- dai un’occhiata alla reputazione sul web (recensioni, link in altri articoli, ecc.).
Importante verificare anche da chi è gestito il sito: cerca, solitamente nella parte inferiore della pagina o in una sezione apposita (“Contatti”, “Chi siamo”), il nome della persona, agenzia, azienda o associazione proprietaria, verificando (con una semplice ricerca) l’esistenza della stessa. Controlla che indirizzi e contatti corrispondano, l’eventuale esistenza di una sede fisica, leggi qua e là se ne parlano altri articoli… Controlla anche che i link inseriti nella pagina rimandino ad altri siti a loro volta affidabili: un sito fatto come si deve cita sempre le fonti, e prende le proprie informazioni da luoghi sicuri e certificati.
Questa operazione di verifica porta via del tempo, ma esistono strumenti utili per ottimizzare il lavoro e diventare sempre più capace di riconoscere le fonti certificate: uno tra questi è il CRAAP Test. Scopriamo insieme come funziona.
CRAAP Test: uno strumento utile
Molto utilizzato nelle scuole americane, il CRAAP Test è stato ideato da Sarah Blakeslee e il suo team della California State University, Chico. Si tratta di una lista di domande che permette di valutare qualsiasi tipo di informazione: non è pensato specificatamente per il web, ma si applica efficacemente alla valutazione delle fonti online.
Il nome CRAAP è l’acronimo di Currency, Relevance, Authority, Accuracy e Purpose (rispettivamente, Attualità, Rilevanza, Autorità, Accuratezza e Scopo). A ognuna di queste categorie va attribuito un voto da 1 a 10: maggiore è il voto finale (ottenuto sommando i 5 risultati), maggiore sarà l’affidabilità della fonte di informazioni in questione.
Per assegnare un voto a ogni categoria, è necessario rispondere alle seguenti domande:
- Currency (Attualità): Quando è stata pubblicata l’informazione? È stata mai aggiornata o corretta? Ti serve questa informazione, o necessita di essere integrata da nozioni più recenti? I link inseriti funzionano ancora?
- Relevance (Rilevanza): L’informazione ha attinenza con la tua domanda? A chi si rivolge? È adeguata al tuo livello di conoscenza (per esempio, non è né troppo semplice né troppo complessa)? Hai valutato altre fonti prima di scegliere questa? Citeresti questa fonte in un tuo lavoro?
- Authority (Autorità): Chi ha pubblicato questa informazione e chi è l’autore? Quali sono le credenziali di chi ha pubblicato e/o scritto? L’autore ha le competenze qualificate per scrivere riguardo all’argomento? Ci sono contatti per comunicare con l’autore? L’URL rivela informazioni su chi pubblica (.com, .edu, .gov,…)?
- Accuracy (Accuratezza): Da dove viene l’informazione? Ci sono prove o fonti portate a supporto della tesi sostenuta? L’informazione è stata citata testualmente o rielaborata? Puoi verificare altrove l’informazione? Il tono usato è libero da opinioni e sentimenti? Ci sono errori di battitura, punteggiatura o grammatica?
- Purpose (Scopo): Qual è lo scopo dell’articolo/scritto? È informare, insegnare, vendere, intrattenere o persuadere? L’autore rende evidente il proprio scopo? L’informazione può essere catalogata come fatto, opinione o propaganda? Il punto di vista è oggettivo e imparziale? Sono presenti giudizi politici, ideologici, culturali, religiosi, istituzionali o personali?
Una volta data risposta a questo elenco di domande, ti sarai fatto un’idea chiara dell’affidabilità della fonte in questione. Una piccola precisazione: non è assolutamente detto che un articolo/scritto/sito in cui vengono espresse opinioni personali sia automaticamente inaffidabile, purché l’intento venga dichiarato. Per informarsi correttamente è necessario accedere a informazioni imparziali e il più possibile oggettive: è consentito uno spazio di opinione personale, purché opportunamente segnalato.
…E LE FAKE NEWS?
Lo abbiamo già accennato: saper valutare e riconoscere le fonti affidabili permette anche di abitare correttamente i social network, difendendoci dalle fake news e, soprattutto, evitando di ricondividerle. Ma come si può smascherare velocemente una notizia falsa?
AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) fornisce alcuni consigli utili per riconoscere una fake news, che possono essere così riassunti:
- URL: attenzione a errori di battitura e nomi “strani”, soprattutto se simili ad altri siti di informazione famosi e certificati;
- L’autore: verificare chi è attraverso una ricerca sul web;
- La fonte: controllare il tipo di sito su cui è pubblicata la notizia (e questo, ormai, sappiamo farlo!!);
- Il layout grafico: errori di battitura e layout troppo semplice e poco coerente sono segnali d’allarme;
- I titoli delle notizie: attenzione ai “titoli-esca”, conosciuti anche come clickbait, che spingono a cliccare sul link promettendo grandi scoop (ma mai esplicitati nel titolo), che servono solo a generare traffico. Non cliccarci nemmeno: non dare visibilità a questo tipo di articoli;
- La ricerca inversa sui motori di ricerca: verifica anche date e immagini cercandole sul motore di ricerca;
- La spunta blu degli account verificati: sui social, la spunta garantisce l’autenticità dell’account. Cerca il nome dell’autore o del sito, e verifica se ha o meno la spunta (nota bene: non tutti l’hanno, non basta solo l’assenza della spunta a rendere un sito non affidabile).
Ci siamo: ora hai tutti gli strumenti per riconoscere le fonti affidabili. Conoscevi il CRAAP Test? Verifichi abitualmente le fonti degli articoli che leggi e condividi?
#conBignamièpiùfacile