La ricerca scolastica: croce e delizia di studenti e insegnanti. Spesso affidata a lavori di gruppo, altre volte da realizzare in autonomia, rappresenta una possibilità di espressione per i ragazzi, che a volte non sanno bene come organizzarsi efficacemente.
Come si fa una ricerca scolastica? Vediamo insieme alcuni trucchi utili.
RACCOGLI LE INFORMAZIONI
La raccolta delle informazioni è fondamentale: prima di scrivere praticamente la tua ricerca è infatti consigliabile avere a disposizione tutto il materiale da cui ricavare le informazioni, per avere un quadro generale di quello che scriverai.
Come ci si può organizzare per raccogliere e gestire correttamente le informazioni? Con schemi, libri, siti internet e un pizzico di pazienza.
Gli argomenti: crea una mappa concettuale
Decidi a priori di quali argomenti vuoi parlare: se stai facendo una ricerca riguardante uno Stato, per esempio, potresti decidere di parlare del numero di abitanti, della bandiera, della lingua e della moneta nazionali, dei cibi tipici e così via.
Per avere la certezza di trattare tutti gli argomenti, prendi carta e penna e traccia uno schema (una tabella, una mappa concettuale, un elenco) dove segnare punto per punto (con anche sottocategorie, se serve) alcune parole chiave legate a ogni aspetto. La scrittura a mano, infatti, favorisce la memorizzazione e aiuta a organizzare il lavoro. Non importa se non hai una bella calligrafia o se non sei molto portato/a per l’ordine: in questa fase lo scritto serve soltanto a te per sapere “da dove iniziare” con la ricerca (e vedrai che, con l’allenamento, più schemi farai più affinerai la tecnica e l’ordine!).
La ricerca scolastica: Google e biblioteche
Una volta estrapolati i macro-argomenti da trattare, inizia la ricerca vera e propria: Google o libri?
Conosciamo bene le infinite possibilità del web, ma il rischio di cadere nel tranello di un sito poco corretto e autorevole è sempre in agguato. È anche vero che non sempre si hanno a disposizione libri adatti allo scopo… Come fare dunque? Integrando i due strumenti.
La ricerca su Google, se effettuata correttamente, garantisce risultati concreti e soddisfacenti, soprattutto se supportata dai libri di testo Per esempio, sfruttando i siti del sistema bibliotecario a te più comodo, puoi trovare libri con curiosità che il web non contiene: con un po’ di tempo e di pazienza, non fermarti solo ai primi 3 risultati, ma datti il tempo di valutare più pagine e siti, per controllare la validità delle informazioni.
Sfrutta le parole chiave trovate nella fase precedente per coprire tutti gli argomenti e realizzare una ricerca completa: ti renderai conto che questo lavoro di preparazione ti garantirà un notevole risparmio di tempo e fatica durante la stesura!
Attenzione alle fonti!
Prendi sempre nota dei siti o dei titoli dei libri utilizzati: “citare le fonti” contribuisce a dare valore alla tua ricerca e ti consente di ritrovare facilmente le informazioni quando la assembli. Segnare praticamente sul tuo schema il numero della pagina o il link del sito, in matita, accanto al titolo, ti permette di controllare rapidamente le informazioni e ti può anche servire in caso di future ricerche su argomenti simili (così da non dover rifare tutto da capo!).
Sii originale: cerca la curiosità
Consiglio banale? Forse, ma per realizzare un lavoro ben fatto e stimolante non ci si può fermare all’elenco di informazioni. Il web da questo punto di vista è utilissimo: prova a cercare piccole curiosità o aneddoti sull’argomento della ricerca, in modo da stimolare l’attenzione di chi legge o ascolta e puntare, perché no, a un voto in più…!
ORGANIZZA UNA SCALETTA
Ora che hai a disposizione tutte le informazioni utili, crea una scaletta della struttura della tua ricerca: a differenza dello schemino precedente, sulla scaletta scrivi praticamente come organizzerai le informazioni (per esempio, di che colore fare il titolo, se inserire le curiosità in dei riquadri, quante pagine o slide dedicare a un argomento, ecc.).
Se sei abbastanza ordinato/a, puoi sempre integrare l’elenco degli argomenti del punto precedente, altrimenti il consiglio è di creare una scaletta nuova: l’ordine ti aiuta a focalizzare e iniziare a studiare il contenuto della ricerca. Se ti risulta più comodo, la scaletta può anche essere fatta a computer, purché sia realmente utile a capire l’organizzazione della ricerca.
WORD, POWERPOINT O CARTELLONE: COME PRESENTARE LA RICERCA SCOLASTICA
Word, PowerPoint o cartellone: dove è meglio scrivere la mia ricerca? Dipende dalle tue abilità e dal contenuto della ricerca (salvo ovviamente specifica indicazione dell’insegnante). I tre strumenti hanno potenzialità differenti, e possono anche essere combinati per un risultato ancora più curato.
- Se la tua ricerca è molto discorsiva e si presta alla scrittura di testi medio/lunghi, Word è lo strumento ottimale. Ti consente infatti di organizzare ordinatamente il testo e aggiungere anche immagini, tabelle e grafici. L’importante è sfruttare al meglio tutti gli strumenti di impaginazione: non limitarti a scrivere frasi, utilizza elenchi puntati e numerati, crea dei sottotitoli uguali e riconoscibili.
- PowerPoint è un potentissimo strumento per realizzare presentazioni di slide. È utilissimo per le ricerche da presentare a un pubblico (verifica però sempre la possibilità di proiettarla in classe) e consente di animare e curare nel dettaglio gli elementi grafici. Arricchisci la presentazione di immagini (e, se possibile, anche musica) e non esagerare con il testo: slide con paragrafi troppo lunghi non catturano l’attenzione e non favoriscono la memorizzazione.
- Se le soluzioni digitali non fanno al caso tuo, si può sempre ricorrere al cartellone: al pari di PowePoint, il cartellone si presta a rappresentare contenuti grafici e ricchi di illustrazioni o foto. A differenza della presentazione con slide, tuttavia, lo spazio a disposizione è minore e va meglio sfruttato: in un unico foglio devono essere inserite tutte le informazioni utili. Organizza bene lo schema iniziale in fase di ricerca: se diviso per aree tematiche, diventerà un bozzetto del cartellone, aiutandoti ad avere un’idea di come organizzare nello spazio scritto e foto.
MA… A COSA MI SERVE FARE RICERCHE? 5 APPLICAZIONI PRATICHE
Domanda spinosa, rivolta milioni di volte a milioni di insegnanti ed educatori: “A cosa mi serve?”
I compiti son sempre visti come imposizioni, ma ci sono risvolti pratici del fare una ricerca da non trascurare:
- Tenersi aggiornati affina la capacità di apprendimento: approfondire significa ampliare il proprio bagaglio culturale.
- Effettuare spesso ricerche sul web mantiene aggiornati sul funzionamento e sulle novità dei motori di ricerca.
- Prendere dimestichezza con siti e pagine web aiuta a riconoscere a colpo d’occhio le fonti affidabili e valide: questo serve anche nella vita, per evitare fake news e difendersi dalle insidie del web.
- Abituarsi a cercare informazioni trasversali su singoli argomenti aiuta ad affinare la capacità di risolvere problemi (problem solving) e a prepararsi rapidamente in caso di imprevisto, abilità centrali e richiestissime nel mondo del lavoro e nella vita in generale.
- Fare ricerche scolastiche aiuta a prepararsi alla stesura della tesi in Università e alla preparazione di progetti e presentazioni nel mondo del lavoro.
E tu? Hai mai fatto una ricerca scolastica? Quali trucchi utilizzi?
Buona ricerca… e buon lavoro!
#conBignamièpiùfacile