Fornire il maggior numero di informazioni usando il minor numero di dati possibili: è questa oggi la sfida centrale in moltissime situazioni; che si parli di social network, di studio o di carriera professionale.
Ci si trova infatti quotidianamente a dover selezionare le informazioni nel mare del web, correndo spesso il rischio di trovare fonti inaffidabili e fallaci.
Ma cosa c’entra il riassunto? La capacità di sintetizzare contenuti, di qualsiasi genere, aiuta ad allenarsi a riconoscere i punti nodali, imparando così a orientarsi tra i dati: se sai cosa cercare, sai anche cosa vale la pena selezionare.
Il riassunto diventa quindi uno strumento preziosissimo, e la capacità di riassumere è sempre migliorabile.
Ma come si fa un riassunto? Vediamolo insieme!
CHE COS’È UN RIASSUNTO?
Partiamo dalle basi: che cos’è un riassunto? Il riassunto è un “discorso o, più spesso, scritto che riassume, che espone brevemente i punti essenziali di altri discorsi o scritti, o che informa succintamente intorno a un fatto o a una serie di fatti” (Treccani).
Spesso richiesto a scuola, sin dalle prime classi, il riassunto si presenta come una selezione di informazioni, relativamente breve, che fornisce gli elementi fondamentali per comprendere il testo/discorso.
A chi non è mai capitato, durante la scuola dell’obbligo, di dover riassumere un libro o un brano letto durante le vacanze?
Ma… a cosa serve “fare riassunti”?
L’IMPORTANZA DEL RIASSUNTO
Applicabile a tutte le materie e a tutti i tipi di contenuto, il riassunto è utile per informare, per richiamare alla mente i concetti fondamentali e anche per verificare la comprensione di un argomento. Prendendo d’ora in poi come esempio lo scritto, se non si comprende il testo di partenza non sarà possibile estrarne le nozioni fondamentali: allenarsi a riassumere significa allenare anche la comprensione, oltre ad abituarsi a riconoscere “a colpo d’occhio” le informazioni principali. Questo permette di produrre sintesi e schemi direttamente mentre si legge un testo… risparmiando un sacco di tempo prezioso mentre ci si prepara per un’interrogazione o un esame!
Compresa l’importanza della sintesi, vediamo ora insieme come fare praticamente un riassunto.
COME SI FA UN RIASSUNTO?
Importantissimo, quando si fa un riassunto, è l’organizzazione: evidenziare la struttura del testo ti permette di capire dove andare a cercare le informazioni principali. Si può dividere il lavoro in 4 fasi principali.
#1. Seleziona il materiale
Quando devi fare un riassunto, la prima operazione utile è selezionare il materiale da sintetizzare: avere sottomano la versione integrale del testo, l’edizione del romanzo richiesta, un numero sufficiente di articoli di giornale ecc. Fase spesso snobbata, è essenziale per la buona riuscita del riassunto: che si tratti di un romanzo, di un articolo di cronaca o di qualunque altro tipo di opera, la raccolta dei dati iniziale influisce direttamente sullo sviluppo del tuo lavoro.
La prima cosa da fare è leggere accuratamente il testo in questione: può sembrare banale, ma la lettura superficiale rischia di farti saltare passaggi importati e, soprattutto, ti impedisce di capire il senso dello scritto. Soprattutto per quanto riguarda i riassunti di opere letterarie, intere o estratti, attenzione ad affidarsi a riassunti trovati qua e là su internet, o peggio ancora a “guardare il film”: il regista potrebbe aver re-interpretato l’opera, aggiungendo o togliendo scene (se non addirittura personaggi) presenti nell’originale scritto.
Se ti viene invece chiesto di riassumere una vicenda, partendo per esempio da alcuni articoli di giornale, è importante raccogliere articoli di diverse testate, magari con punti di vista diversi, in modo da avere a disposizione il maggior numero di informazioni. Diventa qui essenziale selezionare i testi da fonti affidabili: da dati non verificati (o addirittura falsi) si produrrà automaticamente un riassunto non corretto o fallace.
#2. Dividi il testo in parti (e assegna dei titoletti!)
Una volta selezionato il materiale, è necessario dividere il testo in parti. Nel caso di un brano tratto da un’opera letteraria o di un articolo di giornale, questa operazione è fondamentale: ma quale criterio utilizzare? Dividere il testo ti permette di evidenziare gli avvenimenti principali: non sempre la divisione in paragrafi corrisponde a una divisione per avvenimenti, ma partire da questa può fornirti un’indicazione utile. Raggruppa quindi le frasi o i paragrafi che parlano dello stesso avvenimento (o tematica) e assegna a ogni gruppo un titoletto, che spieghi brevemente di cosa si parla in quella sezione, e continua così fino alla fine del testo. Se il lavoro è ben fatto, la successione dei titoletti dovrebbe già fornire una trama indicativa di ciò che il testo vuole comunicare.
#3. Evidenzia le informazioni principali
Dopo aver diviso il testo in parti, è necessario estrarre i concetti fondamentali da ognuna di esse. Qui puoi scegliere la strategia che ti risulta più comoda: puoi sottolineare o evidenziare le informazioni fondamentali, che rispondono alle domande “Chi?”, “Che cosa?”, “Quando?”, “Dove?”, “Perché?” (le famose Wh-questions, essenziali anche quando devi produrre un testo). Non tutte le domande hanno una risposta in tutte le sezioni: non importa, purché tutte le informazioni riguardo all’argomento siano incluse nella stessa parte (in caso contrario, ricontrolla la divisione… potrebbe essere necessario rivederla!).
E se non hai la possibilità di scrivere sul testo (testo digitale, libro della biblioteca…)? Ti bastano un foglio e una penna: prendi nota dei titoletti scelti e delle frasi più importanti, cercando di mantenere uno schema ordinato. Questo ti agevolerà per la fase finale, quella della ri-organizzazione dei dati ricavati!
#4. Riordina le informazioni
Ottimo: ci sei quasi. Ora che hai raccolto il materiale, diviso il testo in parti ed estratto le informazioni che ti servono, non ti resta che raccogliere i dati in un nuovo testo scritto. Per cominciare, puoi riscrivere ogni titoletto che hai scelto, seguito dalle frasi sottolineate, mantenendo la sequenza del testo di partenza: quello che otterrai non sarà certo un testo compiuto, ma può darti lo scheletro del lavoro finale. Non ti resta che riformulare e collegare fra loro le varie frasi, in modo da avere un testo leggibile e, soprattutto, utile. In generale, in un riassunto è opportuno eliminare il più possibile gli incisi, formulando frasi brevi e di facile comprensione ed evitando i discorsi diretti.
Questa fase è utile anche per verificare il lavoro svolto: potrai renderti conto di aver tralasciato qualche dettaglio importante senza il quale non ti ritrovi nell’eposizione degli avvenimenti, o viceversa eliminare qualche frase che risulta essere ridondante (per esempio, perché presente in diverse parti del testo).
RIASSUMENDO…
Ogni testo è ovviamente a sé, e può essere che questo metodo vada di volta in volta leggermente modificato a seconda del brano che si affronta. A grandi linee, riassumendo (appunto!!), è importante mantenere le seguenti azioni fondamentali:
A. la suddivisione del testo in parti, caratterizzate da un titolo (esplicativo!);
B. la selezione di parole o frasi chiave (che permettano, accompagante ai titoletti scelti, di fornire sufficienti informazioni sulla sezione di testo);
C. la riorganizzazione delle informazioni estratte in un testo compiuto.
Sperando di essere stati utili… non ci resta che augurarti buon lavoro… e buono studio!!
#conBignamièpiùfacile