È capitato a tutti, almeno una volta, di ricevere come compito il “fare un lavoro di gruppo“. Viene solitamente dato un tema, degli aspetti da sviluppare e viene lasciata libertà al gruppo su come organizzarsi e presentare il lavoro.
Abbiamo già visto insieme come si fa una ricerca: il lavoro di gruppo è una ricerca a tutti gli effetti, ma è necessario adottare alcuni accorgimenti per non impazzire e collaborare al meglio.
Capiamo insieme come sopravvivere a un lavoro di gruppo, realizzando anche una ricerca ben fatta!
LAVORARE IN GRUPPO: I PRO E I CONTRO
Il lavoro di gruppo presenta indubbiamente alcune difficoltà: trovarsi tutti insieme è complicato, può capitare di essere in gruppo con un compagno fannullone, può essere difficile far emergere idee.
Tuttavia, questo tipo di compito ha dei vantaggi non sempre considerati: il lavoro è meno pesante perché diviso tra più persone, è più semplice farsi aiutare da qualcuno più bravo di noi sull’argomento, è un’occasione in più di conoscenza e aggregazione.
Per evitare di farsi trovare impreparati, e di trasformare quindi il lavoro di gruppo in un incubo, è importante prima di tutto definire bene i ruoli (chi fa cosa), organizzare il materiale e, soprattutto, rispettare le scadenze.
#1. DEFINIRE I RUOLI: CHI FA COSA?
Non sempre si ha la possibilità di scegliere con chi lavorare, ma questo non vuol dire che il compito sia impossibile da svolgere. È importantissimo definire i ruoli: chi farà cosa?
A partire dalle mansioni più pratiche (chi compra il cartellone, chi scrive i titoli colorati, chi stampa le immagini), fino ad arrivare a quelle più importanti (chi ricerca le fonti, quale arogmento affidare a ciascuno), definire a priori gli impegni di ciascuno vi aiuterà a non dimenticare nulla, e soprattutto a distribuire in maniera equa il carico di lavoro. Partite, per quanto possibile, dalle predisposizioni di ciascuno: chi è più portato per la parte grafica penserà alla realizzazione del cartellone o della presentazione, chi è bravo a scrivere curerà le didascalie, e così via.
Come fare praticamente? Scrivete su un foglio l’elenco delle cose da fare e accanto a ogni mansione scrivete il nome della persona che se ne occuperà: in questo modo vedrete subito se una persona ha troppi impegni rispetto a un’altra, e potrete stabilire anche le tempistiche per ogni lavoro.
Condividete il foglio tra voi: nessuno si deve sentire responsabile per il lavoro degli altri (a meno che le indicazioni dell’insegnante non prevedano un capogruppo), ma tutti possono aiutare a ricordare gli impegni di ciascuno (venendo così incontro ai meno organizzati!).
#2. ORGANIZZARE IL MATERIALE
Il materiale da cui partire è essenziale: integrate sempre i contenuti dati a scuola con ricerche personali, cercando tutti insieme “quello che manca”. Collaborando tutti alla ricerca del materiale, potrete infatti organizzarlo in modo da non avere tematiche troppo approfondite e altre appena accennate.
Anche in questo caso, l’aiuto reciproco è importante: se ti rendi conto di avere delle informazioni che potrebbero essere utili al tuo compagno, anche se non riguardano strettamente la tematica a te affidata, passa le informazioni, e invita gli altri a fare lo stesso. La condivisione alimenta il lavoro di squadra, rende meno pesante il lavoro e migliora le relazioni con i compagni.
#3. RISPETTARE LE SCADENZE
Sembra un consiglio scontato, ma è il problema fondamentale nella maggior parte dei lavori di gruppo (purtroppo non solo a scuola, ma anche nel mondo del lavoro!).
Oltre alla “scadenza finale“, ossia la consegna/presentazione del compito, è utile decidere tutti insieme delle scadenze intermedie, per permettere a tutti di svolgere per tempo il lavoro. Non è semplice: ognuno ha il proprio metodo di studio e i propri tempi per svolgere i compiti, ma coordinandosi tutti insieme sarà possibile rispettare le esigenze di tutti, senza penalizzare il lavoro degli altri.
Ciclicamente, verificate e aggiornate il resto del gruppo sulla vostra parte e sull’andamento del lavoro che state svolgendo: magari qualche compagno più “smemorato”di voi si sente coinvolto e ricorda di dover portare a termine la propria mansione!
QUALCHE CONSIGLIO IN PIÙ
Incontratevi di persona (almeno la prima volta)
Il tipo di ricerca dipende molto dal tipo di argomento, ma indubbiamente ci sono lavoridi gruppo che possono essere portati avanti in autonomia dai singoli componenti, e poi assemblati in fase finale. Nonostante ciò, il lavoro di squadra è fondamentale: il consiglio è quello di trovarvi fisicamente tutti insieme almeno una o due volte, a casa di qualcuno o in biblioteca.
Parlare faccia a faccia è più immediato e aiuta a organizzarsi più efficacemente. Chissà, potreste anche scoprire che quel compagno che non vi va giù, in realtà così antipatico non è…!
Create un gruppo Whatsapp o Telegram
Aiuto, un altro gruppo? Può spaventare, e può sembrare inutile, ma avere un luogo virtuale (Whatsapp, Telegram, Messenger) dove scambiarsi file e tenersi aggiornati sul lavoro è utile e, se utilizzato nel modo corretto, fa risparmiare tempo a tutti.
Valutate insieme quest’opzione, a patto che tutti si prendano l’impegno di non intasare la chat con argomenti fuori tema o contenuti non adatti.
“Tutti per uno e uno per tutti”: valorizzate il lavoro degli altri
I gruppi di lavoro non sono sempre equilibrati, capita spesso di dover collaborare con qualcuno meno bravo di noi o, viceversa, molto più portato per la materia. Non importa, ognuno farà secondo la propria possibilità: l’importante è valorizzare sempre anche il lavoro degli altri, facendo sì notare eventuali aspetti da migliorare, ma senza giudicare. Usate il più possibile il “noi”: il risultato del lavoro influirà su tutti, quindi lo svolgimento del lavoro dipende da tutti!
#conBignamièpiùfacile