Dal celebre motto “Big Brother is Watching You” alle caratteristiche principali della Neolingua, ecco tutto quello che devi sapere su questo interessante romanzo.
1984 compie 70 anni: uno dei più conosciuti romanzi di George Orwell, che dall’anno della pubblicazione (1949) non ha mai smesso di suscitare dibattiti e riflessioni.
L’AUTORE
George Orwell (all’anagrafe Eric Arthur Blair, 25/06/1903 – 21/01/1950) nacque in India, in una famiglia di “alto-bassa” borghesia (come la definirà sarcasticamente lo stesso autore). Trasferitosi in tenera età in Inghilterra, crebbe e studiò a Eton, e nel 1922 si arruolò nella Polizia imperiale a Mandalay, in Birmania, dove rimase fino al 1928.
Tornato in Europa, visse in misere condizioni per diverso tempo (“Il male della povertà non è tanto la sofferenza dell’uomo, ma il fatto che lo faccia marcire fisicamente e spiritualmente”, soleva dire), tentando diverse professioni: visse a Parigi; fu insegnante a Londra (ma dovette abbandonare il lavoro a causa della tubercolosi); fu reporter per un breve periodo nella Guerra Civile spagnola; tentò di ristabilire la propria precaria salute in Marocco, con scarsi risultati.
Tornò infine in Inghilterra, lottando con la malattia fino alla scomparsa, nel 1950.
(Se vuoi saperne di più, leggi il Bignami di Letteratura Inglese, in vendita qui.)
L’OPERA
Nel romanzo (titolo originale: Nineteen Eighty-Four), pubblicato nel 1949 (ma iniziato nel 1948, anno da cui si ottiene il titolo dell’opera, invertendo le ultime due cifre), la Terra è divisa in tre grandi potenze totalitarie (Oceania, Eurasia ed Estasia) perennemente in guerra tra loro: obiettivo di ogni potenza è mantenere il controllo totale sulla società.
Le vicende narrate si svolgono in Oceania, sede dei Ministeri, dove il protagonista Winston Smith vive, cercando di non soccombere al regime totalitario del Grande Fratello (Socing, IngSoc nell’originale inglese): fingendosi malleabile e sottomesso al Bipensiero (Doublethink), unica forma di espressione possibile, tiene un diario su cui riversa tutto l’odio per la società in cui è costretto a rimanere, infrangendo la legge del regime e unendosi alla Confraternita (Brotherhood), un’organizzazione clandestina di ribelli.
Non è solo in quest’atto sovversivo: al suo fianco c’è Julia, ragazza conosciuta per caso nei consueti “Due Minuti d’Odio” (pratica collettiva imposta dal regime, durante i quali chiunque era tenuto a esprimere il proprio odio verso Emmanuel Goldstein, principale oppositore, nonché fondatore della Confraternita), con la quale intraprende una relazione (clandestina – ovviamente). Quando la relazione viene scoperta, i due sono sottoposti a torture fisiche e psicologiche, al fine di sottometterli alla dittatura: il processo di tortura porterà al risultato sperato, e Winston inizierà ad amare il Grande Fratello.
LA NEOLINGUA
Nel Socing non si è liberi nemmeno di pensare: è possibile esprimersi soltanto attraverso la Neolingua (lingua ufficiale del Bipensiero, Newspeak in inglese).
“Fine specifico della neolingua non era solo quello di fornire, a beneficio degli adepti del Socing, un mezzo espressivo che sostituisse la vecchia visione del mondo e le vecchie abitudini mentali, ma di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero. Si riteneva che, una volta che la neolingua fosse stata adottata in tutto e per tutto e l’archelingua dimenticata, ogni pensiero eretico (vale a dire ogni pensiero che si discostasse dai princìpi del Socing) sarebbe stato letteralmente impossibile, almeno per quanto riguarda quelle forme speculative che dipendono dalle parole.”
[I principi della neolingua, in 1984, George Orwell, Oscar Mondadori, 2009, pp. 307-320.]
Oltre alla creazione di nuovi vocaboli, ovviamente ispirati alle novità introdotte dal regime, la Neolingua distruggeva la lingua corrente (archelingua, come indicato in citazione) attraverso l’impoverimento dei sinonimi e l’eliminazione di parole “indesiderate” (contrarie, cioè, alla politica del Grande Fratello), e la classificazione delle restanti in tre macrocategorie: lessico A, per le parole utili alla vita di tutti i giorni; lessico B, per le parole costituite appositamente per scopi politici; lessico C, per termini scientifici e tecnici.
“Soppiantata una volta per sempre l’archelingua, anche l’ultimo legame col passato sarebbe stato reciso.”
CURIOSITÀ
#1. “Fedeltà totale”: la trasposizione cinematografica
Dall’opera di Orwell è stato tratto un film, Orwell 1984, diretto Michael Radford e uscito nelle sale proprio nel 1984: la trama ricalca le vicende del romanzo, seguendo la volontà di “fedeltà totale” al racconto dichiarata dal regista (sempre nell’ottica di celebrare l’opera originale, alcune scene sarebbero state girate esattamente nel giorno in cui sono ambientate nel libro).
#2. David Bowie e il musical (mai realizzato)
La canzone 1984 di David Bowie, come facilmente intuibile dal titolo, si ispira proprio all’omonimo romanzo: inserito nell’album Diamond Dogs (1974), il brano faceva parte di un progetto di musical che non venne però purtroppo mai realizzato, a causa del rifiuto della moglie di Orwell (Sonia Mary Brownell) di cedere i diritti.
#3. Un whisky dedicato
George Orwell compose parte del romanzo in Scozia, sull’isola di Jura, presso la località di Barnhill, nell’estremo nord dell’isola: in suo onore, la casa produttrice di whisky Jura produsse una bottiglia di single malt chiamata, non a caso, 1984.
1984 OGGI: UN TESTO ANCORA ATTUALE
Pubblicato in un contesto storico decisamente differente, il romanzo mantiene ancora una forza comunicativa senza precedenti: sono in molti a rileggere il capolavoro di Orwell in chiave moderna, cogliendo riferimenti agli attuali metodi di comunicazione, social network in primis, e alle strategie di profilazione che quotidianamente vengono impiegate per marketing e molto altro.
Difficilmente Orwell poteva immaginare che uno degli slogan più celebri del proprio libro, “Big Brother Is Watching You“, avrebbe liberamente ispirato un reality show di fama mondiale, o che la sua denuncia sociale avrebbe avuto valore anche a distanza di 70 anni dalla pubblicazione: a tratti esaltata, a tratti demolita dalla critica, 1984 è sicuramente un’opera che fa riflettere, e che è destinata a fare parlare di sé ancora per molto, molto tempo.
“In fin dei conti, come facciamo a sapere che due più due fa quattro? O che la forza di gravità esiste davvero?
O che il passato è immutabile?
Che cosa succede, se il passato e il mondo esterno esistono solo nella vostra mente e la vostra mente è sotto controllo?”
#conBignamièpiùfacile